Fotografare al crepuscolo

di Alessandro Marchi

  1. utilizzare obiettivi ad alta luminosità (ad esempio: f. 1,4 - 2 - 2,8), anche se bisogna tener presente che l’obiettivo, pur di grande qualità, alla sua massima apertura offre sempre prestazioni inferiori rispetto alla chiusura di uno o due diaframmi;
  2. usare una sensibilità relativamente alta (400, 800, 1600 ISO o anche più). Anche in questo caso bisogna padroneggiare bene le caratteristiche della macchina che utilizziamo e conoscere possibilmente qual è il limite degli ISO entro i quali la macchina medesima fornisce ancora risultati accettabili; altrimenti le foto rischieranno di essere afflitte da un eccesso di ‘rumore’ (cioè di disturbi sotto forma di pallini colorati);
  3. avvalersi di zoom od obiettivi a focale fissa stabilizzati, che consentono di guadagnare tre o più stop, con lo stesso tempo di scatto, rispetto a obiettivi non stabilizzati; ad esempio quasi tutti i recenti obiettivi Nikon, con la sigla VR (Vibration Reduction) hanno questa caratteristica, come del resto i Sigma con la sigla OS (Optical Stabilization) o i Canon IS (Image Stabilization) ed altri ancora;
  4. avvalersi di apparecchi con lo stabilizzatore interno che rende appunto stabilizzati tutti gli obiettivi usati (ad esempio molte macchine fotografiche Sony, dotate di Steady Shot, letteralmente: ‘rendere stabile una foto’).

pagina precedente
pagina successiva
5/5